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Trenitalia Scandalo: altre testimonianze


Ecco sotto un parere sui disservizi patiti dai fruitori dei servizi Trenitalia, raccolto direttamente da Ciao.it.
Ma quanti saremo in totale a non poterne più??? Come mai solo in Italia siamo a questo livello da Terzo Mondo??!!

"Bè, che dire... Nonostante sul retro del biglietto ci sia scritto "Il treno aiuta il pianeta: con questo viaggio hai prodotto il 92% di anidride carbonica in meno rispetto all'auto e l'88% in meno rispetto all'aereo", cosa di cui sono pienamente convinta, purtroppo se avessi la possibilità il treno lo eviterei in pieno.
Studio da più di un anno in un'altra città, distante dalla mia, vediamo: esattamente due ore in macchina senza prendere autostrade, due ore di treno diretto (disponibile solo una volta al giorno), intorno alle due ore e mezza se nel primo tratto si utilizzano Intercity e... Vediamo... Intorno alle tre ore via regionali con cambio a Verona! Ma devo dire che quest'anno non ho mai fatto un viaggio intero con i regionali nonostante è evidente che risparmierei e nonostante abbia provato più volte. Ora vi spiego perchè.
Parto sempre dall'idea di prendere regionali, per un semplice motivo. Studiare fuori città non è nè economico nè piacevole. Purtroppo vivendo in una città che offre ottime università ma con basse possibilità di scelta è l'unica possibilità.
Tra i costi delle tasse universitarie, dell'affitto da pagare, dei libri, del vitto e del viaggio si spenderebbe un enormità di denaro se non si cercasse di risparmiare.
Cercare si cerca, ma quando un viaggio che potrebbe durare massimo 3 ore si trasforma in un viaggio di più di quattro ore è evidente che diventa stressante e si cerca qualsiasi soluzione per arrivare il prima possibile a casa. Soprattutto se i km da percorrere non sono 300 ma solo 174!
Studio a Padova, e i regionali diretti a Verona sono molti che partono nella giornata. Nonostante sia un viaggio infinito, che si percorrerebbe molto più velocemente con Intercity o treni ad alta velocità, sono disposta a sopportare, anche se questo porta a stare mezz'ora sicura di più sul treno (circa un'ora e 20). Mi è successo per due settimane di prendere il treno delle 10.50 arrivando però a Verona alle 12.40 circa. Questo mi aveva portato a perdere la coincidenza diretta nella mia città. Per una colpa mia? Non mi pare... L'unica soluzione era: prendere un Eurocity alle ore 13.01 oppure aspettare il regionale delle 13.48 circa. Mi sembrava ovvio che, stare in stazione più di un'ora non era il massimo, e alle 13.48 se riuscivo a prendere la coincidenza che avevo in programma ero gia seduta a tavola a pranzo a casa mia. Quindi l'unica soluzione era prendere l'Eurocity, considerando anche che magari se una persona si organizza di prendere un treno per arrivare a una certa ora, arrivare dopo due ore non è corretto. Si hanno appuntamenti, orari lavorativi da rispettare (come è il mio caso poichè lavoro nel fine settimana) e perciò se un CLIENTE (sottolineo cliente perchè io pago il loro servizio, non me lo regalano) perde una coincidenza per i ritardi dei treni, e c'è la possibilità di prendere un altro treno, anche se più veloce, che permette di arrivare a casa non nell'orario prestabilito ma un pò più tardi, mi sembra ovvio che possa prenderlo senza pagare il supplemento. L'ERRORE NON era MIO!
Quindi mi sono recata all'Assistenza clienti a chiedere se c'era la possibilità di poter salire sull'Eurocity delle 13.01, e l'impiegata (molto maleducata vorrei anche sottolinare), mi ha risposto bruscamente che non è possibile, se voglio devo pagare il supplemento, altrimenti aspetto il regionale che arrivava dopo più di un'ora.
Perciò si è nelle condizioni di dover pagare un supplemento (e che supplemento, intorno ai 5 euro) per un disservizio della Trenitalia, arrivando nonostante ciò mezz'ora dopo a destinazione!
I miei migliori complimenti.
Per non parlare dell'ultima trovata: giovedì sono tornata a casa con un Eurocity che è arrivato 37 minuti in ritardo. Nella speranza di avere un rimborso, mi sono recata sempre all'Assistenza clienti che mi ha delineato le regole della Trenitalia: i rimborsi sono possibili solo se si ha la prenotazione, il 30% del costo del biglietto per gli Eurocity e Intercity, mentre il 50% per gli Eurostar. Bene, facendo quattro calcoli il 30% di un biglietto con prenotazione ti porta ad avere circa 4 euro di rimborso. Il costo della prenotazione circa??? Quindi che rimborso è?
Mentre quei quattro barboni che, nonostante pagano il biglietto ma, poveracci, non hanno provveduto a pagare la prenotazione non possono avere alcun rimborso. Ulteriori complimenti.
Il fatto è che, purtroppo, per le persone che prendono molto spesso i treni l'unica possibilità è prendere quelli più economici. Se lo prendessi una volta ogni tanto ovvio che prenderei treni ad alta velocità, ma così non è!
Gli sconti proposti sono molto pochi (il migliore è la Smart Card che con un costo di 40 euro da la possibilità di avere il 10% di sconto sul costo del biglietto, e forse alla fine dell'anno può portare un risparmio di circa 10 euro).
Il problema è che gli aumenti dei biglietti continui sono sempre più evidenti, mentre il servizio è sempre peggiore.
Il problema è che per quanto riguarda le loro regole sono fiscali come non mai, mentre se qualche cliente sbaglia qualcosa deve pagare e non poco.
Arrivano i treni in ritardo, hanno il coltello dalla parte del manico e quindi non offrono alternative (se non pagando), rimborsi ecc...
L'unica volta che sono salita su un treno col biglietto regionale ma era un Intercity, poichè sia la biglietteria automatica che la biglietteria avevano una fila enorme, e se aspettavo perdevo il treno, mi sono recata subito dal controllore che ha provveduto a farmi pagare quello che mi mancava: 2.5 di costo del supplemento, e ben 8 euro per aver fatto il biglietto sul treno.
Si certo, quando gli si devono soldi non sgarrano!
Complimenti alla Trenitalia... L'unica mia consolazione è che l'anno prossimo sarà l'ultimo di viaggi con voi, e se in futuro dovrò mai prendere un treno, ci penserò bene due volte!"

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