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Trenitalia cose da pazzi: Perseguita la capufficio, arrestato

Che ci siano dei fenomeni paranormali tra di loro, lo abbiamo potuto constatare giorno dopo giorno viaggiando su rotaia, ma che arrivassero a questo livello indica che il fumo che entra nelle carrozze in corsa, per forza è nocivo per la salute. Almeno di quella mentale...

Leggete cosa capitava a Palermo negli uffici di Trenitalia...

Perseguita la capufficio, arrestato - Local | L'espresso: "Ha pedinato per otto mesi il suo capoufficio, ripetendole: «Diventerai mia moglie, ci sposeremo il 9 giugno 2007». Era anche andato alla chiesa di San Luigi Gonzaga, per presentare i certificati. Non è bastata una denuncia per fermare le molestie, neanche il licenziamento e il divieto di soggiorno a Palermo, ordinato dalla magistratura. Adesso, Angelo B., 59 anni, è agli arresti domiciliari, non solo per molestie ma anche per violenza privata. E il sostituto procuratore Vania Contrafatto, che ha condotto le indagini, ha chiesto alla polizia di non smettere di vigilare, perché gli ultimi messaggi lanciati dallo spasimante a tutti i costi sul telefonino aziendale dell´ormai ex capo non lasciavano presagire nulla di buono: «Mi sto prendendo una camomilla al bar. Ho bisogno di stare calmo se no faccio qualche sproposito. Non potrò mai smettere di amarti. E tu, il 9 giugno, sarai per sempre mia moglie».
Questa è una storia emblematica. È nata negli uffici di Trenitalia, ma potrebbe essere avvenuta in qualsiasi altro ufficio o piazza. Questa è una storia di molestie senza fine, che hanno logorato la vittima, una giovane trentenne. «Sono avvilita - ha denunciato lei - non riesco più ad uscire da casa serenamente. In passato ho cercato di ricondurlo a ragione, ma senza successo. Mi sento perseguitata. Ho dimenticato cosa significa uscire per comprare un paio di calze o fare la spesa. Mi hanno anche trasferito di ufficio. Vivo un incubo. Non si può capire cosa significa scendere ogni mattina e vedere lui o la sua macchina, la sua presenza è ovunque. Non sono più libera».
Le cronache continuano ad essere piene di storie di molestie. Spesso, con una conclusione drammatica. Questa volta, però, le manette sono arrivate prima. Anche se l´escalation del corteggiamento è stata davvero pesante. Prima, l´uomo si è fatto avanti con discreti atti di galanteria, poi con qualche regalino. Le vere intenzioni si sono manifestate presto. Con una pioggia di sms sul telefonino aziendale del capoufficio di Trenitalia. Gli agenti della polizia ferroviaria hanno convocato l´uomo, e hanno incassato una promessa: «Mi dimenticherò di lei». Ma così non è stato. «Qualsiasi trasferta facessi - ha denunciato la giovane - mi trovavo sempre lui davanti».
Il giorno in cui la direzione aziendale convocò l´impiegato molestatore, lui si presentò con una memoria di 18 pagine. Anziché difendersi, ribadiva le ragioni del suo corteggiamento. E inviò copia alla vittima. «Io non mi fermo, ti seguo», ha continuato a scrivere con gli sms: «Desidero che tu diventi mia moglie il prima possibile». E ancora: «Dove sei mio terribile e intrigante demonio? Non posso stare lontano da te». «Io i certificati li ho consegnati questa sera a don Saverio. Spero che anche tu abbia fatto lo stesso». L´escalation è proseguita con approcci ancora più drammatici. L´uomo ha atteso la sua vittima sotto l´ufficio, solo l´intervento di alcuni colleghi ha evitato il peggio.
Il mese scorso, il gip Fabio Licata aveva accolto subito la richiesta della Procura, che sollecitava il divieto di soggiorno a Palermo per l´ormai ex dipendente di Trenitalia. Lui ha violato subito la decisione del giudice. E il provvedimento si è tramutato in arresti domiciliari.
Adesso, la donna sta tentando di ritornare alla sua vita. Com´era otto mesi fa. Ma non è facile."

Commenti

  1. Che ci siano dei fenomeni paranormali tra di loro, lo abbiamo potuto constatare giorno dopo giorno viaggiando su rotaia, ma che arrivassero a questo livello indica che il fumo che entra nelle carrozze in corsa, per forza è nocivo per la salute. Almeno di quella mentale...

    Sapessi quanti pendolari sono molto più malati di testa...

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  2. complimenti un commento veramente infelice...che cosa c'entra con i disservizi Trenitalia ?? Sono un collega della persona molestata e conosco molto bene la situazione.

    Hai tutti i diritti di protestare e far valere le tue ragioni ma sfruttare un dramma personale per fare commenti 'brillanti' mi sembra veramente fuori luogo.

    Hai pensato se la cosa fosse successa a te, tua moglie, tua figlia, tua sorella ????

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  3. I disservizi di Trenitalia non stanno a significare che il personale che ci lavora è malato di testa o fenomeni paranormali come li chiamate voi!!! Io faccio il capotreno e sono normalissimo... non mi riferivo certo all'episodio citato, ovvio che sia drammatico, ma al fatto che in questo blog ogni pretesto è buono per dare dei deficienti anche a quelli come noi e i macchinisti, che ci rompiamo il culo per salvare il salvabile e farvi subire meno disservizio possibile. Credete che ci divertiamo ad arrivare in ritardo? Anche noi abbiamo una casa, una famiglia...una vita. Come voi! E non tiratemi in ballo gli stipendi che prendiamo perchè per la vita che facciamo sono anche bassi! Forse però è vero, siamo deficienti a sopportare la maleducazione della gente che invece di darci una mano nelle nostre proteste CONTRO CHI VERAMENTE NON FA UN CAZZO (i ferrovieri dietro le scrivanie) dà addosso a noi! Come se fosse il capotreno a causare i ritardi! Perciò prima di dare dei dementi a tutti facendo di tutt'erba un fascio, meglio conoscere le cose!

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