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L'Eurostar di Capodanno: profumo di lenticchie

Ebbene sì, per una breve vacanza di Capodanno con destinazione Roma, quale miglior scelta negli spostamenti del treno? Un nuovissimo, affidabile e comodo Eurostar. Tra l'altro, mica uno qualunque: quelli splendidamente rinnovati e griffati "AltaVelocità". Direi il vanto delle italiche ferrovie.

Ormai mesi fa, fatto un rapido confronto tra le alternative di trasporto, decido che il treno risulta ugualmente veloce e più economico.
Prenoto quindi via internet due biglietti andata e ritorno Milano-Roma sullo splendido Eurostar. In soli 4 tentativi falliti, ottengo i miei biglietti ticketless che stampo meticolosamente, per non dimenticarmi i codici a casa.

Il 30 Dicembre mi trovo con signora a fianco, puntualissimi, sul bell'Eurostar, gremito di gente. La tratta che congiunge Milano con Roma è la stessa che porta in fondo allo stivale, nella patria di Maradona e della pizza: Napoli (o Napule, come dicono gli indigeni).
Non appena seduti, una suadente voce femminile, che si qualifica come il capotreno, annuncia che il treno a breve sarebbe partito. Ma, ahimè, già qui un primo intoppo: la seducente controllora annuncia che il treno sta per decollare in direzione Torino!!! Chiaramente, in quegli istanti si è generato il panico tra i viaggiatori. In molti si sono istintivamente scaraventati fuori per cambiare treno al volo, prima che partisse il convoglio che li avrebbe riportati nella terra delle zeppole e del lavoro nero.

Fortunatamente si trattava di un errore (ma tanto siamo tutti sicuri che la nostra annunciatrice da linea ferroviaria non avrà neanche ricevuto un "Accidenti, che piccola imprecisione signorina... Per poco non ci scappa qualche vecchietta con frattura al femore perchè voleva correre fuori dal treno annunciato per errore. Eh, eh!"). Il trenone, quindi, parte in orario in destinazione profondo sud.

Premetto da subito che, nonostante i posti dovessero essere rigorosamente riservati e pagati con supplemento di prenotazione, c'era più gente che in un treno indiano. Naturalmente i napuletani si riconoscevano al volo: panini con la frittata sbranati sul tavolino, "bibbite" dovunque, piedi fuori dalle scarpe se non sui sedili. Mi sembra anche di aver visto una coppia che saliva con una coppia di polli nella gabbietta, ma forse mi sbaglio. Oltre alla vista, chiaramente, il profumo era inconfondibile: direi di lenticchie, anche se la provenienza del fetore non era certamente il cibo.

Ad ogni modo, dopo la partenza, ancora prima di Bologna, si erano già accumulati 30' splendidi minuti di ritardo causa treno in avaria di fronte a noi (quando si usano treni con 40-50 anni di vita succede).

Dopo circa 2 ore e mezza di viaggio, fisiologicamente, mi viene un leggero bisogno di raggiungere una toilette. Detto fatto: decido di alzarmi, schivare gruppi di ultrà del Napoli, ragazzini che stavano organizzando alcuni furti appena di rientro dalla vacanza dai parenti Campani, gruppi di rumeni che si fregavano le mani pensando che da lì a pochi giorni avrebbero potuto far entrare in Italia centinaia di loro parenti appena usciti di galera (e che qui con l'indulto al massimo fai 2 giorni al gabbio e poi esci anche se hai commesso una strage) e arrivo al primo bagno contrassegnato "For men". Dopo una attesa di una quarantina di secondi, chiedo alla signora in attesa di fronte al bagno "For ladies" se c'era qualcuno all'interno. Questa mi risponde elegantemente "No, 'starrotto". Mi chiedo solo dopo se mi aveva scambiato per Vladimir Luxuria o per una delle veline, per non avermelo detto prima, ma dopo aver sentito l'accento non mi stupisco.

Decido allora di andare alla ricerca di un bagnetto per maschietti aperto e funzionante. Dalla carrozza 8, ho solo dovuto arrivare alla 11 per trovarne uno. Chiaramente, in corrispondenza di un bagno per uomini utilzizabile, ce n'era uno delle donne fuori uso. Perciò, la promiscuità obbligatoria rese l'attesa molto più lunga anche nel caso del bagno dei maschietti.

Non sto qui a dilungarmi nella descrizione dello stato del "cesso", visto che con le premesse predentemente fatte, non vi sarà difficile arrivarci da soli...

Ad ogni modo, l'arrivo a Roma è stato posticipato di oltre 30 minuti rispetto all'orario. Grazie a questo disservizio, potrò richiedere un piccolo rimborso. Non mancherò di dettagliare qui i passaggi necessari e le risposte dellòa mitica Trenitalia!

Commenti

  1. Anche io ho qualcosa da dire in merito... in quanto utente(purtroppo) di lunga data di Trenitalia :-((

    Vorrei fare i miei complimenti alle Ferrovie dello Stato: aumentano i prezzi, e, certo, migliorano i servizi. “Abbiamo i prezzi più bassi in assoluto, rispetto alla media europea”. Dicono. Peccato che in Germania, quando arriva in ritardo un treno, quasi viene pubblicata la notizia sul giornale. E da loro quasi sui finestrini ci si può specchiare.

    Proprio come sui treni di Trenitalia – e parlo degli Eurostar, non oso immaginare in che condizioni siano gli altri… Probabilmente facciamo a gara con l’India! In Eurostar, dicevo, ringrazi in cielo quando il treno è in ritardo solo di dieci minuti (la norma è venti minuti: il treno parte già in ritardo al capolinea), e sei felice se riesci ad usufruire dei servizi minimi – ovvero appoggiare la testa sul poggiatesta (cosa sempre più difficile, data la sempre più frequente presenza di capelli estranei sugli stessi), ed andare in bagno (4 bagni su 5 sono chiusi, e quell’unico aperto è in una condizione tale da fare desistere anche il più irriducibile…). Se infine riesci ad andare in bagno, non puoi nemmeno lavarti le mani, poiché l’acqua è infetta, e rischi di prenderti malattie che anche in Africa si sognano.

    Tutto questo si poteva – si poteva, non si doveva! – sopportare finché i prezzi non superavano una certa soglia, e c’erano le offerte. Adesso, anche queste sono state tolte: tutte!

    E i prezzi sono aumentati. A fronte di un servizio che è rimasto assolutamente identico. E io sono pendolare, su Eurostar, per di più: posso ben dirlo, purtroppo.

    Vorrei concludere con un proverbio mai passato di moda: “Oltre al danno, la beffa”. Eh sì, perché Trenitalia è in perdita (e non ne voglio sapere i motivi… certo non per troppa efficienza del servizio), ma le stazioni principali di Milano e Roma si sono arricchite di decine di TV al plasma (una per ogni binario, chissà che qualcuno si distragga e non le veda), che – udite udite! – trasmettono pubblicità, 24 ore su 24. Non info sui servizi, sui treni, etc. Pubblicità. Chissà con che soldi hanno pagato, quelle TV al plasma. Forse con quelli dei fortunati viaggiatori Eurostar?

    Davvero, complimenti.

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  2. Quante cagate, parlate e non sapete nemmeno che i televisori al plasma li ha messi RFI che si occupa delle infrastrutture e non c'entra niente con trenitalia.

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  3. Sisì, le cagate le scrive un cretino come te che riesce magari anche a giustificare il livello vergognoso di servizio che da Trenitalia (e pure RFI, pirla...).

    Svegliati, che è ora!

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  4. Per caso l'autore di questo blog ce l'ha con i napoletani, gli extracomunitari e tutti quelli che vivono a sud di milano?!? Spero di aver capito male!!!

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  5. Ma come mai questo problema? Non si parla di extra-comunitari nel post. Sarai mica anche tu un napoletano puzzone???

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  6. Trenitalia, RFI... ma che differenza fa? Tutte queste divisioni sono state fatte per aumentare in maniera esponenziale il n. dei dirigenti. Ai fini pratici non cambia nulla: i dipendenti RFI viaggiano liberamente gratis sui treni Trenitalia fino al 10° grado di parentela, esattamente come avveniva quand'era Ente FF.SS; nessuno dei dipendenti di queste "aziende" può essere licenziato, come tutti i dipendenti statali. Essì, perchè checchè se ne dica le FF.SS. "spa" sono sempre un carrozzone statale, pagato non tanto coi biglietti, quanto con le imposte dei lavoratori italiani. Tanto è vero che non possono fallire, perchè lo stato rimpingua periodicamente le casse.
    E allora do ragione al dipendente che diceva che il cesso "starrotto": se lavoro mi paghi, se non lavoro mi devi pagare lo stesso xchè non mi puoi licenziare: e allora xkè devo lavorare?

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  7. Se non fosse per la gente incompetente che gestisce le ferrovie dello stato l'Eurostar sarebbe un grande treno credetemi... purtroppo un pò la gente che fa la pirla e sporca sui treni e un pò loro che danneggiano il servizio alzando i prezzi ma non la qualità del viaggio beh allora lì devo darvi ragione ;)

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