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Trenitalia: solo insulti! - La risposta

Ecco la risposta al complaint inviato a inizio settimana. Risposta generica, come al solito non ci sarà nessun tipo di provvedimento...

Risultato: la signora si è beccata una multa, noi degli insulti, il capotreno la percentuale sulla multa fatta. Complimenti!

Ecco copia della risposta:
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Gentile Signor Xxxxxxx,

In riferimento alla Sua cortese segnalazione del 16/10 c.m ci scusiamo per quanto rappresentato e diamo assicurazione che quanto evidenziato ha costantemente la nostra attenzione e impegno al fine di ottenere un concreto miglioramento.

Per quanto riguarda il comportamento del Personale di bordo Le partecipiamo che la segnalazione è stata estesa alla Struttura di competenza per l'approfondimento del caso e eventuale seguito affinché in futuro assicuri sempre la dovuta attenzione verso la clientela, come da direttive Aziendali.

Spiacenti per l'accaduto e ringraziando per averci contattato, inviamo distinti saluti.


ASSISTENZA PASSEGGERI -Rapporti con i clienti



Il presente reclamo e' stato gestito dalla struttura: Assistenza Clienti Piemonte/Liguria/V. Aosta

Commenti

  1. E' normale scusa una risposta del genere, la segnalazione andrà dal "capo" del capotreno che valuterà la cosa e lo chiamerà per avere spiegazioni e la sua versione sui fatti. D'altronde sai quante centinaia di persone dopo aver preso una multa, per vendicarsi la prima cosa che dicono è "ah è così? Lei mi sta mancando di rispetto, farò reclamo, ci risentiremo, si aspetti una denuncia, etc etc..." Vuoi una pubblica impiccagione basata solamente sulla tua parola, fatta tra l'altro con un reclamo privo di ogni logica, dove ti lamenti del fatto che il capotreno ha svolto il suo lavoro e dovere "nonostante il treno fosse in ritardo".. che vuol dire?! Che se il treno accumula ritardo allora automaticamente il servizio diventa gratuito? E poi, altra colossale affermazione fuori luogo : dici che il capotreno ha fatto il suo lavoro "con fiscalità inutile e fuori luogo" ...quando il capotreno svolge le sue funzioni di accertamento di rispetto delle regole di viaggio (accertamento di un illecito amministrativo) è un pubblico ufficiale. Un pubblico ufficiale che omette un atto del suo ufficio risponde d’omissione d’atti d’ufficio (art. 328 Codice Penale), se gli va bene, ma potrebbe anche rispondere di un reato più grave, come l’abuso d’ufficio (art. 323 Codice Penale), in quanto il pubblico ufficiale abusa del suo ufficio per recare ad altri un vantaggio economico (anche se ridicolo). L’abuso d’ufficio è un reato gravissimo, che ha per conseguenza, oltre alla sanzione penale, la perdita dell’ufficio perché comporta l’interdizione dal pubblico servizio e quindi comporta anche la perdita del posto. Non solo non è corretto, ma è addirittura criminale o non far pagare o far pagare di meno. La semplice omissione d’atti d’ufficio può comportare una reclusione fino a sei mesi o una multa fino a L. 400.000. Il cosiddetto “buonsenso” quindi comporta un rischio penale e non un semplice rischio amministrativo. Rispetto alle regole giuridiche non esiste il “buonsenso” o il “pietismo”.

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