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Contro a Trenitalia: interrogazione parlamentare Onorevole Bobba

L’On. Luigi BOBBA (Vice Presidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati e Coordinatore PD Vercelli) ha presentato un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti relativamente agli aumenti delle tariffe ferroviarie per i pendolari. Spiega l’On. Luigi BOBBA: “Nel corso di un’audizione alla Camera, il Ministro ha garantito che le tariffe ferroviarie sarebbero rimaste invariate, mentre oggi una parte consistente di pendolari piemontesi si trova ad affrontare aumenti pari a circa 100 € mensili. Il Garante per la sorveglianza dei Prezzi ha affermato che ‘eventuali nuovi aumenti sulle tratte di media e lunga percorrenza aggraverebbero la dinamica inflazionistica’. L’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Daniele Borioli, ha denunciato come tali aumenti finirebbero per esasperare ulteriormente lo stato d’animo dei pendolari, con una potenziale ricaduta sui bilanci familiari di oltre 1.000/00 € l’anno e con la conseguenza che molti pendolari decidano di optare per i già malconci treni regionali”.
Prosegue l’On. Luigi BOBBA: “Mentre il Presidente del Consiglio annuncia interventi di blocco delle tariffe, il Ministro garantisce che le tariffe rimarranno invariate, il Garante dei Prezzi ha invitato Trenitalia a favorire gli utenti con tariffe promozionali e sconti, qui in Piemonte succede esattamente il contrario! I comitati dei pendolari evidenziano che ad oggi, spendendo 67,40 € al mese, è possibile prendere Regionali ed Intercity. Da metà dicembre, invece, chi viaggerà la mattina su un regionale e la sera alternerà IC a Regionali per poter fare lo stesso tragitto dovrà pagare due abbonamenti (59,40 + 108,00) oppure comprare di volta in volta, con relativa perdita di tempo, un cambio di servizio ad almeno 3 € a corsa”.
“In Piemonte la situazione tariffaria è, dunque, incredibilmente peggiorata per gli utenti pendolari - ha aggiunto l’On. Luigi BOBBA - i quali da 67,40 € e libera scelta dei treni da prendere, secondo le nuove tariffe divulgate, si passerà a euro 108,00 solo per gli ESCity. Un aumento di circa il 59%, comprensivo di un servizio identico in termini di velocità (54 minuti previsti oggi con l’IC, 54 minuti previsti poi con gli ESCity), in cambio di disservizi dovuti alla mancata possibilità di scelta della tipologia di treno, meno efficienza e più sacrificio per gli stessi pendolari, per lo più lavoratori e studenti”.
“Per queste ragioni - ha concluso l’On. Luigi BOBBA - ho chiesto al Ministro se non ritenga opportuno sospendere gli aumenti tariffari previsti, anche al fine di regolamentare in maniera uniforme il servizio del trasporto ferroviario; se non intenda correggere la manovra adottata dal Governo a beneficio dei cittadini utenti, soprattutto nei confronti dei pendolari, i quali sono costretti a servirsi del trasporto ferroviario per necessità lavorative e di studio; se non si ritenga necessario prevedere degli opportuni tavoli, volti alla definizione dei sistemi tariffari riguardanti apposite tipologie di convogli, includendo i referenti delle Regioni interessate, al fine di evitare che le stesse si trovino a subire i pregiudizi di decisioni prese senza il confronto con gli attori principali”.

Commenti

  1. chi per necessità si trova ad utilizzare i treni, è alla mercè di un' azienda, come quella di trenitalia, che aumenta le tariffe e taglia sui servizi e sulla sicurezza in modo arbitrario....
    cosa si puo fare?

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