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Ferrovie, e dopo le zecche arriva la legionella

Tracce del bacillo su alcuni treni interregionali.

TORINO - Dopo le zecche, arriva la legionella sui treni le cui condizioni igieniche tornano nel mirino della critica. In alcune carrozze sono state trovate tracce del bacillo che provoca una grave malattia dell'apparato respiratorio chiamata "morbo del legionario". Su questo nuovo filone sta indagando la procura di Torino.

A svolgere questo accertamento sono stati i carabinieri del Nas, che hanno prelevato campioni di acqua nei bagni, e i tecnici dell'Arpa di Novara, che hanno svolto le analisi. La scoperta riguarda convogli che hanno percorso le tratte torinesi della rete ferroviaria (diretti verso Milano, Venezia e Genova) e preoccupa non poco gli inquirenti, i quali, ora, procederanno a test sugli impianti dei vagoni letto: la legionella, che si annida nelle tubature e nei sistemi di condizionamento dell'aria, diventa pericolosa dopo il passaggio nei nebulizzatori delle docce. Il fascicolo, aperto sin dallo scorso anno, contiene già episodi come quello dei passeggeri dell'intercity Reggio Calabria-Torino infastiditi dalle zecche. Il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello ipotizza la frode in pubbliche forniture e ha iscritto nel registro degli indagati i responsabili di Trenitalia e dell'impresa incaricata di svolgere le pulizie sulle carrozze. Dal canto suo, dopo aver appreso la notizia, l'associazione Telefono Blu Consumatori si dichiara sconvolta. "Dopo zecche, mosche eccetera - ha spiegato l'associazione in una nota - ci voleva solo questo, visto che pochi giorni fa ci siamo sentiti dire che Trenitalia penserà ad aumentare i costi dei viaggi in treno in modo consistente". L'associazione, sottolineando che "la legionella è sicuramente pericolosa", ha chiesto al ministero competente un intervento immediato.
Ansa
(27-11-2006)

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