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Inchiesta sui traporti in Lombardia

Dopo il blocco dei binari a Vittuone, il 1 marzo, da parte dei pendolari della Milano-Novara, i vertici della regione Lombardia hanno istituito un'indagine conoscitiva per accertare le reale situazione in cui versa il servizio ferroviario.

La Commissione d’inchiesta durerà tre mesi (fino a fine Maggio n.d.r.). “Il nostro lavoro d’indagine – spiega il presidente Marcello Raimondi – sarà a 360 gradi e interesserà tutti i soggetti coinvolti nel servizio. Faremo una fotografia reale e implacabile della situazione, dopodiché, produrremo un documento di proposte da portare all’esame del consiglio regionale per gli opportuni provvedimenti”.
Evidentemente, dopo le proteste dei pendolari, i blocchi, la regione non si fida più di quanto racconta Trenitalia (ritardi, condizioni di viaggio, manutenzione dei treni...).

I pendolari della Milano-Novara si sono incontrati il 2 Marzo in regione con i responsabili di Trenitalia: hanno mostrato loro una lettera nella quale si promettavano loro migliori condizioni di trasporto (più treni, più vagoni, ecc.). Condizioni disattese, dopo un anno. Ora i pendolari chiedono delle scuse formali da parte di Trenitalia, la quale dal canto suo, ha cambiato il responsabile trasporti per la Lombardia.

Scrive LaPadania: "Per le Olimpiadi è funzionato tutto a puntino. Perché Trenitalia ha posizionato due locomotori per ogni treno. E, allora, non si potrebbe fare così ogni giorno, almeno per i treni di punta? Perché lì i locomotori sono saltati fuori e senza difficoltà, si sappia."

In effetti noi pendolari, per arrivare a Milano, facciamo quasi una gara ad ostacoli, di resistenza. Una olimpiade in piccolo.

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